Molti atleti mi chiedono se, specialmente durante il periodo estivo, sia utile uscire dalle classiche routine di allenamento e darsi a nuove attività. La risposta è si! L’allenamento incrociato o “cross-training” è un’ottima variazione che permette, attraverso la pratica di diverse discipline sportive, anche in contrasto fra loro, d’incrementare il livello performante di partenza.
L’esperienza nasce dagli studi fatti sui triatleti, che, impegnati nelle tre attività di corsa nuoto e ciclismo dimostravano di poter ottenere prestazioni elevate nelle singole discipline. Si iniziò a studiare come un allenamento basato su un gesto atletico (la corsa, ad esempio) potesse migliorare le prestazioni in una disciplina differente (nuoto e ciclismo).
Il beneficio principale è quello di abituare il nostro corpo e il nostro organismo a stimoli differenti e permettergli adattamenti sempre più performanti e produttivi. Alternare gesti atletici diversi non inficia infatti la tecnica del gesto ma anzi la affina ancora di più, proprio perché si vanno ad integrare dei movimenti che in una disciplina particolare non sarebbero sviluppati.
L’alternanza delle discipline sportive porta ad un incremento nel potenziale organico generale, sempre in fase crescente, perché ogni giorno gli stimoli specifici sono differenti (s’impegna la muscolatura in modo differente o addirittura si utilizzano muscoli diversi), ma si mantiene alto il training centrale (sistema cardiorespiratorio, stimolazione ormonale ecc.).
Spesso consiglio ai runner, ad esempio, di inserire nel loro programma delle sedute di ciclismo, ideale per decontratturare tutta la catena inferiore stressata dalla corsa, e delle sedute di allenamento funzionale per sviluppare la forza. Queste sedute non andranno a togliere niente al meccanismo di corsa, ma li aiuteranno anzi a sviluppare in modo migliore le altre componenti organiche con un ottimo beneficio mentale derivante dalla varietà di allenamenti e di stimoli diversi. Di converso spingo chi invece ha un programma di allenamenti in palestra ad alternarlo con uscite outdoor sia di ciclismo che di corsa per variare gli schemi motori e ritrovare nuovi adattamenti. E’ fondamentale il tipo di intensità che si andrà a ricercare nel Cross Training, e che dovrà essere blanda se è mirato alla variazione di schemi motori e allo scarico, più intensa se invece ha come obiettivo quello del miglioramento delle capacità condizionali di base (forza, resistenza, velocità). Altrettanto importante è la tecnica con cui si fanno allenamenti diversi dalla nostra routine e questa dovrà essere verificata ed allenata prima di passare all’introduzione di sport diversi nel nostro programma.
In conclusione, variate il più possibile, senza perdere di vista il vostro focus principale. E come sempre consiglio, evitate di imbarcarvi in nuove avventure senza una guida. Uno dei benefici maggiori del Cross Training è la riduzione degli infortuni dovuti alla ripetitività del gesto, ma senza una buona tecnica si rischia di ottenere il risultato opposto!
Matteo Lucii