Sulla vicenda Mattagnanese -Bagnolo e delle offese razziste nei confronti di Mattias Gningue Dam, arriva un commento dal suo profilo Facebook del mister delli mugellani Emanuele Begliuomini, commento più che opportuno, chiaro e dettagliato: non si limita a denunciare l’insulto, ma evidenzia anche le reazioni (o mancate reazioni) della società avversaria e della comunità sportiva con un incoraggiamento diretto a Mattias, un messaggio di resistenza e dignità verso un atleta offeso nella sua dignità verso cui, secondo noi, ci doveva essere uno scatto di orgoglio della comunità sportiva anche visto il tentativo di minimizzare e rimandare al mittente le accuse, un’azione che davvero fa pensare come Emanuele e cioè che abbiamo di fronte un mondo strano. Grande Mister !!

Il video in cui Mattias fa presente delle prime offese ricevute


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È un mondo strano quello in cui si è costretti a difendere le ragioni di un ragazzo che ha subito violenze verbali. Sono trascorsi tre giorni da quando Mattias Gningue è stato insultato per il colore della sua pelle da un giocatore molto più grande di lui che, fra l’altro, ha ammesso il fatto. In questi giorni ho scoperto che dire a un ragazzo “Scimmia di merda” e “Nero di merda” da alcuni viene ritenuto un fatto normale e, anzi, visto che si era in un campo di calcio, Mattias avrebbe dovuto prenderla sportivamente. In un mondo considerato civile, normale è stata la sua reazione, quella dei suoi compagni e della sua società: per fortuna c’è ancora chi si indigna di fronte a questi fatti. Non si è capito se è dello stesso avviso la società avversaria. Dalle loro fonti non si è andati oltre a un comunicato, in cui non si prendono le distanze chiaramente dall’accaduto. Anzi, con un articolo su una testata locale è stato affermato che dagli audio delle riprese televisive non si sente nulla (quindi nulla è successo?).
Addirittura, a essere aggrediti e insultati sono stati loro con epiteti sessisti. Se questo è accaduto sarebbe un fatto grave che andrebbe circostanziato e denunciato subito. Niente, però, toglie alle offese subite da Gningue. Rimaniamo sul punto: sono o non sono contro le offese razziste? Sono sicuro di sì, allora sarebbe meglio dissociarsi a chiare lettere e prendere qualche iniziativa nei confronti del proprio tesserato. Quale? Il ventaglio delle possibilità è ampio e va dall’ escluderlo dalla propria rosa all’invitarlo a contattare pubblicamente Mattias.
Qualsiasi scelta sarebbe una bella figura. Ultima questione, è quanto leggo nei commenti di alcuni in un video pubblicato su Instagram dalla testata “Mugello Sport”. Noto che per molti la colpa sarebbe del giocatore offeso perché di colore e che niente di grave, in fondo, è successo. Questa tendenza a minimizzare l’accaduto e normalizzare il razzismo (ma lo stesso vale per il sessismo o per altro) è preoccupante. Di fronte a tutto ciò non si può e non si deve tacere. Tu, caro Gningue Mattias, continua a sdegnarti: sei molto meglio di tutti loro.
Nel video, Mattias avvisa una prima volta il direttore di gara.
A Mattias sono arrivati messaggi di solidarietà da parte del Sindaco di Borgo San Lorenzo Leonardo Romagnoli e dell’Assessore allo sport Gabriele Timpanelli.

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