C’è un istante, nel motociclismo, in cui il tempo sembra fermarsi. È l’attimo esatto in cui il pilota, con il gas spalancato e il cuore in gola, si trova di fronte all’ultimo settore del giro perfetto. Matteo Bertelle, in Argentina, ha vissuto quel momento con la freddezza di un veterano e il fuoco di chi sa che ogni millesimo può essere decisivo. Dopo la pole in Thailandia, il pilota padovano si è ripetuto, ma stavolta alzando ancora l’asticella: miglior tempo assoluto e nuovo record della pista. Un segnale chiaro alla concorrenza: quando è in giornata, fermarlo è un’impresa titanica.

Un giro perfetto, nonostante la caduta di venerdì

E pensare che il weekend non era iniziato nel migliore dei modi. Una brutta caduta nelle prequalifiche di venerdì lo aveva costretto a passare dalla Q1, una prova di nervi che avrebbe potuto minare la sua fiducia. Ma Bertelle ha risposto da campione: ha trovato il ritmo giusto e, nel momento decisivo, ha stampato un giro straordinario, lasciando Piqueras a oltre due decimi.

Mi sono ripreso bene dalla botta di ieri, ora devo solo evitare gli errori di Buriram”, ha dichiarato a fine giornata. Parole che mostrano una crescita mentale oltre che tecnica. La velocità c’è, ma ora serve l’ultimo passo: trasformarla in vittoria.

Rossi sfiora la prima fila, ma scivola nel finale

Riccardo Rossi ha accarezzato il sogno di una doppietta italiana in prima fila, ma una scivolata nel finale gli ha tolto la possibilità di un piazzamento migliore. Peccato, perché il feeling c’era, ma l’errore lo costringerà a partire dalla settima posizione. Fortunatamente, la Direzione Gara ha deciso di non penalizzarlo per l’incidente che ha coinvolto Ogden.

Davanti, Almansa ha chiuso quarto dietro a Yamanaka, mentre il team Ajo ha visto Carpe battere il compagno di squadra Rueda, leader della classifica, per pochi millesimi.

Gli altri italiani: Pini in difficoltà, ma con margine di riscatto

Se Bertelle ha brillato, per altri italiani il sabato è stato più complicato. Foggia, Nepa e Carraro partiranno dalla quarta, quinta e sesta fila, mentre Lunetta è rimasto escluso dalla Q2 per una pioggerellina improvvisa che ha rovinato il suo giro migliore.

Guido Pini, invece, dovrà scattare dall’ottava fila dopo aver chiuso con il 22° tempo. Un risultato che non rispecchia il suo potenziale, ma che lascia ancora spazio per una rimonta in gara. Serviranno una partenza perfetta e tanta determinazione, ma le sorprese, nel motociclismo, sono sempre dietro l’angolo.

Ora la battaglia finale: Bertelle a caccia della gloria

La pole e il record della pista sono un biglietto da visita impressionante, ma nel motociclismo il sabato non assegna punti. La sfida vera inizia domenica, quando Bertelle dovrà dimostrare di saper gestire la pressione e trasformare la sua superiorità in una vittoria che lo consacrerebbe definitivamente.

📅 Appuntamento alle 16 in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW. Il semaforo sta per spegnersi, la battaglia è pronta a iniziare.

E come sempre FORZA GUIDONE !!!

 

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