Ci sono partite che sembrano scritte dal destino prima ancora che l’arbitro fischi l’inizio. Sono sfide in cui ogni passo sembra più pesante, ogni respiro più corto, ogni giocata più difficile. La Mattagnanese lo sapeva bene: affrontare il Torrita senza tre dei suoi uomini chiave – Nardi, De Gennaro e Noel, tutti in condizioni precarie – era come scalare una montagna con lo zaino troppo carico. Ma nel futsal, come nella vita, le attenuanti servono a poco. Conta solo quello che si lascia sul parquet.
Un’altalena di emozioni
Eppure, la serata era iniziata con un barlume di speranza. Mangione aveva trovato il guizzo giusto per portare in vantaggio i mugellani, accendendo il palazzetto con un’illusione dolce ma fugace. Il tempo di alzare le braccia al cielo e il Torrita aveva già rimesso le cose a posto con Cassioli, come se quel vantaggio fosse stato solo un errore da correggere in fretta. Il ritmo si alza, le azioni si susseguono, ma la Mattagnanese sembra sempre arrivare con un secondo di ritardo sulle palle decisive. Lo si vede nei movimenti, nella lucidità delle scelte, nella fatica che appesantisce le gambe. Il primo tempo si chiude sull’1-1, un punteggio che lascia tutto aperto ma con la sensazione che il vento soffi nella direzione sbagliata.

Un secondo tempo crudele
La ripresa inizia nel peggiore dei modi: Stentati gela i padroni di casa e porta avanti il Torrita. Un colpo duro, ma non definitivo. Perché la Mattagnanese, con l’orgoglio di chi non vuole arrendersi, si riversa in avanti. E alla fine trova il pari con Noel, un gol che sembra la scintilla giusta per rimettere in piedi la serata. Ma ancora una volta, la gioia dura solo pochi secondi. Neppure il tempo di riorganizzarsi e Genovesi colpisce di nuovo, riportando avanti il Torrita e lasciando i mugellani con la sensazione di lottare contro un destino già segnato.
Assalto finale e rimpianti
Il forcing finale è generoso, disperato, ma inefficace. Gningue Mattias Dam scheggia la traversa, un brivido che attraversa il palazzetto ma che non cambia il verdetto. La Mattagnanese tenta il tutto per tutto con il portiere di movimento, ma il Torrita si difende con ordine e porta a casa tre punti preziosi. Il triplice fischio è una sentenza: finisce 2-3, con gli ospiti che esultano, consapevoli di aver strappato una vittoria pesantissima.
Per la Mattagnanese, oltre alla sconfitta, resta la preoccupazione per l’infortunio del portiere Buti, uscito nel finale. E sabato si riparte subito con un’altra sfida complicata, la trasferta contro il Futsal Prato. Servirà qualcosa di più, qualcosa di diverso. Servirà ritrovare quella scintilla che nelle ultime settimane sembra essersi smarrita. Perché il campionato non aspetta nessuno.
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