Ci sono partite che sembrano scritte dal destino con l’inchiostro della beffa. Non basta il cuore, non basta il gioco, e nemmeno l’orgoglio. La sfida tra Mattagnanese e Balca Poggese è stata tutto questo: un duello feroce con la sfortuna, un assedio continuo contro un risultato che non voleva cambiare. Cinque pali, due tiri liberi falliti e un avversario spietato nel punire ogni minima disattenzione. 4-5 una sconfitta che brucia.

Un inizio di speranza e un finale di rimpianti

Il match si apre con la Mattagnanese che imposta il ritmo e mette subito pressione. Nardi, oggi con la fascia di capitano al braccio, sfiora il gol già nei primi minuti, ma la difesa del Balca regge. Poi, però, arriva il primo colpo a sorpresa: Gamberini porta in vantaggio gli ospiti. La reazione è immediata e ancora Nardi, con un preciso diagonale, rimette in equilibrio il punteggio.

La partita è aperta e intensa, e qui inizia la sagra dei legni. De Gennaro colpisce un palo con un missile dal limite, mentre il portiere del Balca, Barani, si supera su un’altra conclusione di Nardi. Ma la Mattagnanese spinge, insiste, e alla fine trova il meritato vantaggio con Sgai, bravo a finalizzare una ripartenza orchestrata da Ndingue.

Siamo sul 2-1, ma da qui in poi inizia il caos.

De Gernnaro la sua presenza in campo si vede

Il Balca pareggia con una splendida conclusione diagonale, poi approfitta di una leggerezza difensiva per portarsi avanti. Sul finale di primo tempo, Sgai avrebbe il pallone per pareggiare, ma spara addosso al portiere. Si va al riposo con il Balca avanti 2-3, un risultato che sa di beffa.

Un secondo tempo di battaglia e sfortuna

Si riparte e subito la Mattagnanese incassa un altro colpo: una disattenzione difensiva costa il quarto gol degli ospiti. Un pugno nello stomaco. Ma la squadra non si arrende, reagisce con forza e trova il 3-4 con Ndingue, che riaccende la speranza.

In questo momento, la partita diventa una guerra di nervi. De Gennaro, nonostante le condizioni non perfette, lotta come un leone, stringe i denti e trascina i compagni. La pressione aumenta, il pubblico spinge, e quando Nardi colpisce un altro palo, il rammarico diventa quasi insopportabile.

E come nelle peggiori serate, alla beffa si aggiunge il colpo di grazia: mentre la Mattagnanese è tutta proiettata in avanti, il Balca trova il quinto gol. 5-3, con il cronometro che corre troppo veloce.

I nervi saltano definitivamente quando l’arbitro fischia un fallo inesistente su Nardi, che viene espulso per proteste. Una decisione severa, forse troppo. Ma la squadra di casa non smette di lottare: con il portiere di movimento arriva il 4-5 con ancora Sgai, e poi gli ultimi assalti disperati. Mangione e De Gennaro colpiscono altri due pali, l’ennesima dimostrazione di una partita maledetta.

Il suono della sirena e la lezione del futsal

Il fischio finale è una sentenza che fa male. Un pareggio sarebbe stato il minimo, ma il futsal sa essere crudele. Non sempre chi crea di più, chi ci prova con più coraggio, porta a casa il bottino pieno.

La classifica si complica, ma la lezione è chiara: questa squadra ha carattere, ha qualità e ha un cuore che batte forte. Ci sono serate in cui il pallone non entra, ma chi continua a crederci prima o poi viene premiato.

E la Mattagnanese, dopo questa partita, ha solo un’opzione: rimettersi in piedi e riprovarci ancora.

Sgai autorer di una doppietta

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