Certe scosse non vengono dalla terra, ma dal cuore pulsante di una comunità che vive il calcio come una fede. A Borgo San Lorenzo, il terremoto è tutto interno alla Fortis Juventus: Luciano Sgai, storico presidente dell’FCD Borgo San Lorenzo, (da non confondere con l’altra società Fortis Juventus) ha annunciato la sua “estromissione” dal Consiglio della Fortis Juventus, tramite il profilo Facebook ufficiale della società. Una notizia che cade come un macigno su una squadra già alle prese con un periodo turbolento, tra voci contrastanti, problemi finanziari e un clima tutt’altro che sereno. Sgai annuncia anche le sue dimmissioni da ogni incarico all’interno della ASD Fortis Juventus.
Le strade del paese, oggi, sussurrano mille versioni: chi parla di stipendi arretrati, chi di fornitori in attesa di pagamenti, chi del cantiere del “Romanelli” che ancora non decolla. Un mosaico di incertezze che dipinge un quadro preoccupante per una società con una storia e un seguito che meriterebbero ben altro destino.
Ma il vero crocevia della vicenda si avrà stasera, alle 18:30, quando l’assemblea tanto attesa potrebbe rivelarsi il teatro di un confronto acceso. L’attuale presidente della Fortis Juventus Bandinelli, avrà l’occasione di spiegare le sue ragioni, di mettere sul tavolo i conti e, forse, di fare un ultimo tentativo per chiarire molte cose. Sarà un momento di verità per la Fortis Juventus, che ora si trova davanti a un bivio: trovare una nuova guida capace di riportare stabilità, oppure scivolare ancor più nel caos.
Perché il calcio, soprattutto in realtà come questa, è molto più di una questione sportiva. È identità, passione, appartenenza. E oggi, per i tifosi biancoverdi, tutto questo è appeso a un filo, tifosi che meritano di più.
Di seguito il testo della lettera di Luciano Sgai pubblicata sul profilo Facebook della società
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