La Lega Nazionale Dilettanti (LND) ha annunciato una svolta epocale per il calcio dilettantistico italiano: a partire dalla stagione 2025/2026, nei campionati di Eccellenza e Promozione non sarà più obbligatorio schierare calciatori fuoriquota. La decisione, formalizzata nel Comunicato Ufficiale n. 340, pone fine a un vincolo che per anni ha condizionato la composizione delle squadre e le strategie dei club.

Maggiore autonomia ai Comitati Regionali

Se da un lato l’obbligo viene eliminato a livello nazionale, dall’altro la LND ha lasciato ai Comitati Regionali la possibilità di introdurre regolamenti specifici in base alle esigenze territoriali. In particolare, questi potranno stabilire se mantenere o meno l’impiego obbligatorio di giovani calciatori all’interno delle competizioni di propria competenza.

Nel comunicato ufficiale, la LND precisa che:

“I Comitati Regionali e i Comitati Provinciali Autonomi di Trento e di Bolzano, in relazione ai Campionati Regionali maschili di Eccellenza e di Promozione della stagione sportiva 2025/2026, potranno, facoltativamente, rendere obbligatorio sin dall’inizio delle singole gare e per l’intera durata delle stesse e, quindi, anche nel caso di sostituzioni successive, l’impiego di uno o più calciatori appartenenti a prestabilite fasce di età.”

Un cambiamento che divide il calcio dilettantistico

Questa decisione ha già acceso il dibattito tra gli addetti ai lavori. Da una parte, chi vede nell’abolizione dell’obbligo un’opportunità per le squadre di allestire rose più competitive e di svincolarsi da un vincolo spesso ritenuto penalizzante. Dall’altra, chi teme che la rimozione dell’obbligo possa ridurre le opportunità di crescita per i giovani calciatori, rallentando il loro percorso di maturazione verso il calcio professionistico.

Con la nuova regolamentazione, il ruolo dei Comitati Regionali diventa ancora più centrale, poiché saranno loro a decidere il futuro dell’impiego dei giovani nei rispettivi campionati. Non resta che attendere le prossime mosse delle varie regioni per capire come verrà applicata questa riforma sul territorio.

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