C’è qualcosa di profondamente umano nello sport individuale. Nessun compagno su cui appoggiarsi, nessun alibi, solo il tuo corpo, la tua mente e il silenzio ovattato dell’acqua. Il nuoto è una disciplina che misura il tempo con la precisione di un orologio svizzero, ma premia l’anima di chi sa resistere anche quando il respiro si fa corto e le gambe urlano pietà. È lì, nel cuore di una vasca di 50 metri, che i giovani atleti dell’Esseci Nuoto di Calenzano, molti dei quali provenienti dal Mugello, hanno scritto il loro piccolo capitolo di epica sportiva.
Livorno, teatro di due weekend infuocati dai Campionati Regionali, ha accolto questi ragazzi e ragazze con l’eco assordante di una passione che non conosce stagioni. Le tribune gremite, l’odore di cloro nell’aria, lo sguardo teso degli allenatori al bordo vasca: ogni dettaglio raccontava che in gioco c’era molto più di un tempo da battere. C’era l’orgoglio, la voglia di superarsi, la fame di futuro.
Lola e Gaia: la forza silenziosa delle donne d’acqua
Nel primo fine settimana, le protagoniste sono state le ragazze. Lola Bonati, già qualificata per i nazionali nel 200 rana, ha sfidato sé stessa e il cronometro con il coraggio di chi sa che ogni centesimo può cambiare una carriera. Con un tempo di 2:41, ha tagliato l’acqua come una lama, avvicinandosi ai vertici della classifica italiana. Ma è nei 100 rana che ha davvero incantato, fermando il tempo su 1:14.9. Una nuotata che è sembrata una dichiarazione d’intenti: “Non sono qui per partecipare. Sono qui per restare”.
Accanto a lei, Gaia Parigi ha dimostrato che il talento non ha bisogno di urla per imporsi. In ogni gara, ha riscritto i suoi limiti personali, come nei 50 rana, dove è entrata nella top ten regionale. Una prestazione solida, costante, segno di una nuotatrice che non si accontenta, ma costruisce il proprio futuro con pazienza e grinta.
I ragazzi: potenza, tecnica e un pizzico di sfortuna
Il secondo weekend ha visto la sessione maschile trasformarsi in un palcoscenico vibrante. Il protagonista assoluto è stato Matteo Conti, campione regionale nei 50 e 100 rana, dove ha firmato tempi straordinari, sfiorando la qualificazione diretta agli italiani. Peccato per il forfait nei 200 rana, dove un problema fisico lo ha costretto a fermarsi. Ma anche questa, come scriveva Gianni Mura, “è parte del gioco, il più crudele e il più affascinante”.
Giulio Galanti, giovane promessa nei 50 rana, ha trovato nella velocità pura il suo habitat naturale, migliorando il proprio personal best. Una prova che lascia intravedere orizzonti luminosi.
Samuele Cosco, veterano della rana, ha gestito le gare con intelligenza, consapevole che il vero obiettivo sono gli Assoluti di Riccione di aprile. Anche così, ha strappato un terzo posto nei 50 rana e la conferma del titolo nei 200, dimostrando che la maturità sportiva è fatta anche di strategie e scelte coraggiose.
Poi c’è Elkhesjio Zanaj, che nei 50 stile ha frantumato il proprio record personale con un miglioramento di oltre un secondo. Un tempo che vale più di un piazzamento: è la prova che il lavoro paga, sempre.
Infine, Andrea Toccafondi, che ha vissuto il suo crescendo rossiniano: dai 53.4 nei 100 stile come primo frazionista della staffetta, al capolavoro di 52.7 nella gara individuale. E quando, pochi minuti dopo, ha trascinato la 4×100 mista verso il podio, l’applauso del pubblico ha avuto il sapore del riscatto. Di chi sa che lo sport è anche sacrificio e cuore, non solo medaglie.
Oltre il tempo: il vero traguardo è il domani
Non è solo un medagliere quello che la squadra dell’Esseci si porta a casa da Livorno. È un bagaglio fatto di esperienza, emozioni, fatica e sorrisi. È il riflesso di un gruppo che cresce insieme, sotto la guida di allenatori che sembrano direttori d’orchestra più che tecnici, capaci di trasformare ogni bracciata in musica.
In classifica, i segnali sono incoraggianti. I nazionali sono sempre più vicini per molti, ma al di là dei risultati, è l’energia di questi giovani che fa ben sperare. Perché come scriveva il grande Candido Cannavò, “il talento è un dono, ma la passione è una scelta quotidiana”.
E questi ragazzi, ogni giorno, scelgono di nuotare controcorrente.
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